28/08/11

Red Tails, nuovo film di guerra in uscita l'anno prossimo


Ho scoperto in questi giorni l'esistenza di "Red Tails", film di guerra la cui uscita nella sale è prevista per il 20 gennaio 2012 (per l'Italia non c'è alcuna data ancora). La regia del film è affidata ad Anthony Hemingway.
La pellicola riguarda la vicenda del "Tuskegee Airmen", un gruppo costituito unicamente da piloti afroamericani e che combatté nella seconda guerra mondiale, uomini che oltre a combattere il nemico dovranno combattere anche contro la discriminazione razziale.
Qualche link utile:

Pagina Wikipedia (EN) del Tuskegee Airmen
Pagina Imdb del film

Ho colto l'occasione per aggiornare anche questo mio precedente articolo che riguardava i film di guerra in uscita prossimamente nelle sale.

02/08/11

Albanaia, di Augusto Bianchi Rizzi


"Albanaia" di Augusto Bianchi Rizzi è un un romanzo incentrato sulla guerra combattuta sul fronte greco-albanese e si tratta di un libro nato dal diario autentico del padre dell'autore.
Il titolo deriva dal modo in cui gli alpini chiamavano la guerra d'Albania, combattuta tra il 1940 e il 1941, e che è finita nel dimenticatoio bellico a causa di teatri di guerra ben più "importanti".
Si tratta quindi di una guerra dimenticata dai più ma che ha avuto a sua volta decine di migliaia di morti, congelati, mutilati e dispersi, che dal lato italiano ha visto la solita disorganizzazione unita alla mancanza di preparazione ed equipaggiamento. Marchio di fabbrica del nostro esercito durante il secondo conflitto mondiale.

25/07/11

Tiratore Scelto, di Charles Henderson


"Tiratore scelto" di Charles Henderson è la biografia, romanzata, del sergente Carlos Hatcock, leggendario cecchino delle forze armate americane e che si distinse particolarmente durante la guerra in Vietnam.
Durante la guerra riuscì infatti a totalizzare il macabro record di 93 bersagli abbattuti e confermati, un elevatissimo numero di uccisioni che ha portato l'Nva a porre sulla sua testa la più alta taglia dell'intero conflito: trentamila dollari.
Particolare che non manca assolutamente nel libro, dove il protagonista si trova a lottare contro squadre di vietnamiti intenzionati a fargli la pelle e a fare veri e propri duelli con altri cecchini, decisi a prendere lo scalpo di Hatcock.

22/07/11

I più non ritornano, di Eugenio Corti


"I più non ritornano" di Eugenio Corti è un'ottima lettura su quell'inferno bianco che fu la ritirata dell'Armir.
L'autore ebbe modo di combattere in Russia durante la guerra, dopo aver lui stesso inoltrato la richiesta per essere destinato al fronte russo.
Si tratta di uno dei resoconti più forti su questo argomento, sicuramente in grado di lasciare il segno. Narra degli avvenimenti vissuti dall'autore e dai soldati italiani a seguito dello sfondamento del fronte italiano, un diario di 28 intense giornate che sono state devastanti sia per i nostri militari che per tutto il fronte orientale.

20/07/11

Un anno sull'altipiano, di Emilio Lussu


"Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu è uno dei più importanti libri italiani sulla prima guerra mondiale.
Venne scritto nel 1936, ma apparve per la prima volta in Francia nel '38 e venne pubblicato in Italia solamente nel 1945 da Einaudi.
Questi particolari ritardi e "strani" giri per la pubblicazione derivano dal fatto che Lussu fosse un antifascista convinto, venne confinato a Lipari da dove riuscì a fuggire nel 1929 rifugiandosi in Francia, dove con altri esuli fondò "Giustizia e Libertà".

18/07/11

"I pilastri della terra" di Ken Follet



"I pilastri della terra" è considerato come uno dei romanzi più riusciti di Ken Follet, recentemente ne hanno fatto anche una serie televisiva, che non ho ancora visto (ma ammetto di non essere neanche particolarmente interessato a vederla).
Se siete accaniti lettori di Follet lo avrete già comprato, letto almeno un paio di volte ed eletto a "Capolavoro" letterario, da consigliar a qualsiasi persona vi capiti a tiro.
A me, personalmente, non è piaciuto e non mi ha convinto sotto diversi punti di vista, lo ritengo decisamente sopravvalutato.

16/07/11

Il cimitero di Praga, di Umberto Eco


"Il cimitero di Praga" è il sesto libro di Umberto Eco, autore che rientra a pieno titolo nella lista dei miei scrittori preferiti (mi hanno riferito che Eco è stato molto sollevato nell'apprenderlo), soprattutto grazie a "Il nome della Rosa" e "Il pendolo di Foucault".
Complessivamente ritengo "Il cimitero di Praga" inferiore ai suoi lavori precedenti, non mi ha soddisfatto pienamente come già era avvenuto in passato.
Lo stile di Eco c'è ed è inconfondibile, ricercato ed erudito come da sempre ha abituato i suoi lettori, devo dire poi che la lettura è decisamente più scorrevole rispetto al solito, soprattutto per quanto riguarda la prima parte.

15/07/11

"L'armata nel deserto" di Arrigo Petacco


"L'armata nel deserto" di Arrigo Petacco è un libro dedicato all'intera campagna dell'Africa settentrionale, coprendo quindi il periodo che va dal giugno del 1940 fino ad arrivare a maggio del 1943.
Lo stile di scrittura è chiaro e molto scorrevole, Petacco scrive in modo da poter consentire la lettura anche a persone poco avvezze a questo genere di libri. Si tratta quindi di una lettura ideale per farsi un'iniziale infarinatura del fronte africano, per conoscerne i protagonisti e le principali tappe della guerra.
Unico elemento di "novità" è rappresentato da "Ultra" e dalla influenza che ha avuto sull'andamento delle operazioni militari sul fronte africano. Si trattava del dispositivo inglese che consentiva di decodificare i messaggi di Enigma, creduto impenetrabile dai tedeschi.

14/07/11

"Noi moriamo a Stalingrado" di Alfio Caruso


"Noi moriamo a Stalingrado" di Alfio Caruso è un libro che tratta, ovviamente, di quanto accadde a Stalingrado, ma concentrandosi in particolare su dei nostri connazionali che si ritrovarono proprio in quel terribile mattatoio.
Si trattava di settantasette italiani di due autoreparti, il 127° e il 248°, il cui compito iniziale era quello di portare rifornimenti e rinforzi alla Sesta Armata di Paulus per poi andarsene e rientrare nelle proprie divisioni.

13/07/11

Recensione "Matterhorn" di Karl Marlantes


Oggi ho concluso la lettura del libro "Matterhorn" di Karl Marlantes, che avevo segnalato precedentemente in un mio post.
Si tratta di un libro che ha visto la luce dopo un parto lungo e travagliato, durato la bellezza di 35 anni e che ha subito, nel corso del tempo, un notevole numero di modifiche e riscritture.
Il "Matterhorn" è il nome in codice di una base di fuoco d'artiglieria, posizionata sulla cima di uno dei tanti rilievi montuosi vietnamiti, e che si trova in una posizione strategica in prossimità della zona demilitarizzata che separa il nord ed il sud del Vietnam, vicino al confine con il Laos.

12/07/11

La caduta dei giganti


"La caduta dei giganti" è l'ultima fatica di Ken Follet, primo libro di una trilogia riguardante il ventesimo secolo e che si concluderà con l'uscita dell'ultimo volume nel 2013.
Un libro che è stato elogiato da più parti, atteso da molti con la stessa angoscia ed eccitazione che hanno i bambini la vigilia di Natale, con un'uscita preceduta da un enorme campagna pubblicitaria ed una volta arrivato sugli scaffali delle librerie è stato osannato con recensioni sbrodolanti di complimenti.
Probabilmente sarò stronzo io, oppure particolarmente incompetente in materia letteraria, ma personalmente non mi ha esaltato per niente, l'ho trovato a tratti banale, superficiale e veramente poco entusiasmante. 

11/07/11

Bollettino di Guerra


"Bollettino di guerra" di Edlef Koppen è un libro che ha avuto una vita travagliata, a causa dell'avvento del nazismo in Germania che ne bloccò la diffusione, facendolo rientrare nella categoria dei libri proibiti, passando poi completamente in sordina rispetto ad altre ben più famose letture riguardanti la prima guerra mondiale.
Dopo la censura nazista cadde semplicemente nel dimenticatoio, tornando alla luce unicamente a partire dagli ultimi vent'anni anni.
L'autore partì volontario nel 1914 per il fronte francese, dove si distinse sul campo e venne ferito più volte.

10/07/11

Patologie, un libro sulla guerra in Cecenia


"Patologie" di Zachar Prilepin, edito da Voland, è un romanzo sulla guerra in Cecenia e vede come protagonista Egor Taševskij, un soldato degli OMON (corpi speciali di polizia russi), stanziato con il suo reparto nella periferia di Groznyj. Da notare che l'autore stesso ha combattuto in Cecenia  proprio tra le file di questi reparti speciali.
Il libro scorre rapidamente, con un ritmo di narrazione molto serrato, facendoci passare per quella che è la prima missione di un gruppo di giovani soldati russi mandati a combattere nel calderone ribollente di violenza che è la Cecenia.

09/07/11

Folgore!...e si moriva.


"Folgore!...e si moriva" di Doronzo Raffaele è un piccolo volumetto di 200 pagine, dove l'autore ha voluto raccogliere, come in un diario, le sue esperienze maturate durante la guerra.
Il libro ci porterà attraverso il primo lancio d'addestramento fatto nel giugno del 1942 fino ad arrivare all'aprile del 1943, dove riuscirà finalmente a imbarcarsi su una nave ospedale per far ritorno in Italia.

Film di guerra in uscita

Volevo segnalare una manciata di film di guerra che arriveranno nelle sale prossimamente (2012):


08/07/11

"Matterhorn" di Karl Marlantes


[AGGIORNAMENTO] Qui potete trovare la recensione del libro: Click

Oggi ho acquistato impulsivamente "Matterhorn" di Karl Marlantes, un libro che riguarda la guerra in Vietnam. L'ho trovato per caso e mi ha ispirato particolarmente fiducia. Ammetto che anche in questo caso (come per "Legionario") la copertina ha giocato il suo sporco ruolo (ebbene sì, cado facile preda delle copertine).
L'autore, dopo essersi laureato a Yale, nel 1968 si arruola nel corpo dei Marines e viene mandato in Vietnam, distinguendosi più volte e ricevendo parecchie onorificenze.

Legionario, memorie (evitabili) di un soldato


"Legionario" di Tony Sloane è un libro che, in libreria, ha catturato subito la mia attenzione.
Merito sicuramente della copertina, del titolo e di quel "La mia vita nella Legione Straniera", che ha calamitato decisamente la mia attenzione.
La Legione Straniera esercita da sempre enorme fascino in grandi e piccini,  ma voglio essere chiaro sin da subito: rivolgetevi ad altro per saziare la vostra curiosità sulla Legione.

05/07/11

Stalingrad


"Stalingrad" è un film di guerra del 1993, del regista tedesco Joseph Vilsmaier.
Come lascia intuire il titolo riguarda la brutale e sanguinosa battaglia di Stalingrado, uno dei momenti chiave del conflitto e di svolta sul fronte russo.
Il film vede come protagonisti un pugno di soldati tedeschi, di un plotone di "Sturmpioniere", avviati al fronte verso la fine dell'estate del 1942, per partecipare alla seconda offensiva estiva.
Dopo un inizio ambientato in una tranquilla località italiana ed il trasferimento verso il fronte russo, si viene proiettati immediatamente nell'opprimente realtà di Stalingrado dove gli spettatori, come il manipolo di soldati protagonisti, vengono presi e sbattuti direttamente in prima linea con tutto quello che ne consegue. 

04/07/11

Il Giovane Hitler


In questi giorni sono venuto a conoscenza dell'esistenza di questo film, "Il Giovane Hitler", di cui non avevo mai sentito parlare prima.
Si tratta di una miniserie in due puntate del 2003, di produzione canadese, diretta da da Christian Duguay e che ripercorre i primi anni dell'ascesa al potere del partito nazista e della figura di Hitler.

03/07/11

La guerra in Europa di Frido von Senger und Etterlin


"Guerra in Europa" di Frido von Senger und Etterlin è un libro autobiografico, che ci permette di vedere e capire molti aspetti della seconda guerra mondiale e della Germania hitleriana, dal punto di vista privilegiato di uno dei suoi diretti protagonisti. 
Infatti Frido von Senger und Etterlin era un generale tedesco che ha partecipato alla guerra su differenti fronti, e tramite le sue memorie possiamo ripercorrere le tappe che hanno portato alla disfatta la Germania.

02/07/11

Quell'ultimo ponte


"Quell'ultimo ponte" (titolo originale "A bridge too far") è un libro scritto da Cornelius Ryan, probabilmente uno dei migliori storici per quanto riguarda la seconda guerra mondiale.
Si tratta di un ottimo libro con un accurato resoconto storico di quella che fu una delle più grandi e brucianti sconfitte, sul fronte occidentale, subite dagli alleati sul finire della guerra.

01/07/11

Das Boot


"Das Boot" film tedesco del regista Wolfgang Petersen, arrivato in Italia con il titolo "U-Boot 96" e tratto dal libro autobiografico di  Lothar Günther Buchheim.
Si tratta senza dubbio di uno dei migliori film di guerra prodotti, uno dei pochi che mostra la seconda guerra mondiale dalla prospettiva tedesca, un punto di vista difficile da presentare senza scadere in retorica o in un anti-militarismo tirato all'estremo.
Ma in questo film, Petersen riesce a dare una obiettiva e chiara visione di quella che poteva essere la vita dell'equipaggio di un sottomarino della Kriegsmarine, senza scadere in banalità o esagerazioni retoriche.

30/06/11

La cruna dell'ago di Ken Follet


"La cruna dell'ago" è il secondo libro di Ken Follet che leggo, sinceramente devo dire che mi è piaciuto e ha fatto da apripista per altri romanzi di questo autore.
La storia è ambientata sullo sfondo di una Londra in piena seconda guerra mondiale, impegnata a resistere ai bombardamenti della Lutfwaffe e in preda alla paura di una possibile invasione da parte delle truppe tedesche (la mai avvenuta Unternehmen Seelöwe).

29/06/11

Notti e nebbie in una Milano fascista


"Notti e Nebbie" di Carlo Castellaneta racconta una storia incredibilmente realistica, che riesce a far respirare al lettore il clima di una Milano violenta, in balia della brutalità, dell'odio portato dalla guerra civile e dalla crudeltà di cinici personaggi che in nome della propria idea compiono le peggiori bassezze pur di raggiungere il loro scopo.
Una Milano martoriata dalle bombe: quelle che cadono dal cielo e quelle messe dai "terroristi".

28/06/11

Il cacciatore di aquiloni

La lettura de "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini mi è stata consigliata a più riprese, da diverse persone ed ogni volta indugiavo o avevo sempre altri libri da leggere.
Alla fine mi son deciso a leggerlo, complice un'influenza ed il libro stesso che mi guardava dallo scaffale.

La normalità del diventar nazisti


"Come si diventa nazisti" di William Sheridan Allen è un saggio storico illuminante sulla natura del nazismo, l'autore cerca di capire perché così tante persone comuni ne hanno abbracciato l'ideologia, arrivando ad accettare il destino inevitabile verso il quale si muoveva la nazione.
Si trattava di persone assolutamente normali, poiché la base del nazismo non era costituita da mostri disumani, ma da cittadini qualsiasi della Germania.
Cercare di identificare nel nazista unicamente un individuo deviato, estraneo dalla cerchia dei "normali", è un errore madornale, poiché il nazismo si è insinuato nel tessuto sociale attecchendo nella normalità e nella quotidianità.

27/06/11

Edward Bunker: libri dietro le sbarre


Edward Bunker è uno dei miei autori preferiti.
Si tratta di uno dei più grandi scrittori del genere crime e noire, che riesce a distinguersi dagli altri autori per il "semplice" fatto che lui la galera e la criminalità le ha vissute sulla propria pelle.
Racconta del crimine essendo stato lui stesso un criminale, e questo risulta essere un decisivo valore aggiunto a quello che lui scrive.
I suoi scritti risultano incisivi, coinvolgenti ed impregnati di realismo, proprio grazie alla sua esperienza di vita e ai suoi trascorsi.

26/06/11

Religion, un romanzo storico sull'assedio di Malta

Tempo fa ho letto questo bel romanzo storico, scritto da Tim Willocks, ambientato nel 1565 durante l'assedio di Malta da parte delle armate di Solimano il Magnifico.
Dovrebbe far parte di una trilogia, ma per il momento questo è l'unico volume uscito fin'ora.

25/06/11

Il rogo di Berlino: una bambina tra le macerie

Recentemente ho avuto modo di leggere "Il rogo di Berlino" dell'autrice tedesca, naturalizzata italiana, Helga Schneider.



Si tratta di un libro forte ed intenso, che raccoglie le memorie dell'autrice riguardanti gli anni trascorsi a Berlino ed in Germania, mentre infuriava la seconda guerra mondiale.
La forza del racconto non risiede nello stile utilizzato o nella forma, ma nei contenuti e nella grande capacità di evocare, nella mente del lettore, quello che lei ha vissuto in prima persona.
È un libro che fa riflettere, che fa pensare a quanto assurda sia la guerra, mostrandoci attraverso gli occhi di una bambina gli orrori di cui l'uomo è capace.
Mostra anche uno spaccato di vita, spesso trascurato, dei cittadini berlinesi e del lento avvicinarsi della guerra al cuore della Germania, che porta lentamente ed inesorabilmente a mutare le abitudini di vita, spingendoli sempre più a vivere sotto terra, in rifugi di fortuna ricavati nelle cantine o nella metropolitana, dove più persone si trovavano a condividere forzatamente quei tragici momenti.
La difficoltà nel reperire l'acqua ed il cibo, del dover convivere con la morte al proprio fianco, la paura del rimanere uccisi durante i bombardamenti, la paura della sconfitta legata soprattutto a quello che potrebbe essere fatto loro da parte dei vincitori.
Il tutto in una città dilaniata e violentata dalle bombe, dove anche la più normale delle azioni diventa pericolosa e mette in pericolo la propria incolumità.
Bambini che si sono visti strappar la loro infanzia in maniera brutale, segnati così profondamente dalla guerra tanto da non aver più la voglia di vivere.
La violenza dovuta all'istinto di sopravvivenza, che porta a far agire sia adulti che bambini come se fossero delle bestie e non più degli uomini.
Il libro ci parla di tutto questo, visto dagli occhi di una giovanissima Helga Schneider che si ritrova a vivere durante questi anni, passandone gran parte all'interno di una cantina divenuta rifugio, soffrendo i morsi della fame e dell'incertezza sul futuro.
Questa era una fanatica nazista, che abbandonò i suoi figli per arruolarsi come ausiliaria nelle SS, arrivando poi a ricoprire il ruolo di guardiana in campi di concentramento femminili (prima in quello di Ravensbrück e successivamente ad Auschwitz).
Figura particolare, che dopo decenni ancora non si era ravveduta ma addirittura arriva a chiedere alla figlia (che non vedeva dal momento dell'abbandono), di indossare l'uniforme nazista da lei portata durante la guerra.
La Schneider vive sulla sua pelle una delle esperienze più tragiche del secolo scorso, riuscendo con grande capacità evocativa a trasportar sulla carta quanto da lei vissuto.
Questo è un libro che bisogna leggere, per non dimenticare.

Qualche link utile:

I Ragazzi del Reich

Ogni tanto anche la televisione nostrana, probabilmente per errore, riesce a trasmettere qualcosa di buono.


È il caso di questo film, I ragazzi del Reich, mandato in onda l'altro giorno in seconda serata (sia mai trasmetterli ad orari decenti) su Rete 4.
Si tratta di un film tedesco del 2004, prodotto dal regista Dennis Gansel, che avevo già avuto modo di apprezzare per "L'Onda".
La vicenda si svolge nella Germania nazista del 1942, e vede come protagonista Friedrich, giovane e promettente pugile, che si vede aprire le porte di uno dei prestigiosi istituti elitari che avrebbero dovuto formare la futura classe dirigente del Reich.