10/07/11
Patologie, un libro sulla guerra in Cecenia
"Patologie" di Zachar Prilepin, edito da Voland, è un romanzo sulla guerra in Cecenia e vede come protagonista Egor Taševskij, un soldato degli OMON (corpi speciali di polizia russi), stanziato con il suo reparto nella periferia di Groznyj. Da notare che l'autore stesso ha combattuto in Cecenia proprio tra le file di questi reparti speciali.
Il libro scorre rapidamente, con un ritmo di narrazione molto serrato, facendoci passare per quella che è la prima missione di un gruppo di giovani soldati russi mandati a combattere nel calderone ribollente di violenza che è la Cecenia.
È un libro interessante, dove si intrecciano i ricordi della tranquilla vita da civile con quelli della brutalità della guerra cecena.
L'entusiasmo iniziale, l'indifferenza e la spacconeria che pervadono i giovani soldati russi sbiadiscono lentamente con il proseguire della lettura delle pagine.
Incredibile la normalità con la quale l'autore racconta di ceceni giustiziati, come se si trattasse di regolare amministrazione, sicuramente da questo punto di vista il libro offre una prospettiva differente rispetto a tanti altri.
Anche perché riguarda principalmente rastrellamenti per le vie della città, scontri con un nemico che potenzialmente si trova dietro ogni angolo, prelevamenti brutali di sospetti ed eventi di questo genere.
Lo stile di scrittura dell'autore è scorrevole e molto incisivo, vengono descritti in maniera cruda e diretta molti particolari dei combattimenti nei quali si trova coinvolto il protagonista, raccontando quello che vedono gli occhi del protagonista senza preoccuparsi in alcun modo di rendere meno duro quello che descrive.
Nel libro vi è ampio spazio dedicato anche alla vita militare, al rapporto tra i commilitoni, alle loro giornate ordinarie, del riuscire a riempirsi in camerata di vodka, dei permessi ad andare al mercato e dei problemi di dissenteria.
Particolarmente interessanti e scritti bene sono i flussi di pensieri di Egor, durante i combattimenti e non solo, che mostrano una riscoperta d'attaccamento alla vita, paure e momenti d'esitazione.
Il racconto è inframezzato con i ricordi del protagonista sulla sua vita passata, quella che si è lasciato a casa in un tempo che pare ormai lontano. Questi permettono di farsi un'idea più precisa del protagonista, della sua personalità, un uomo che si rivela morbosamente attaccato con chiunque manifesti nei suoi confronti un minimo d'affetto. Arrivando anche a situazioni contorte e a comportamenti decisamente irrazionali. La figura che più fa ritorno in questi rapidi flash back è una ragazza della quale è innamorato: Dasa.
La ama profondamente, ma ha con lei un rapporto ossessivo e profondamente geloso, alternando nel suo flusso di pensieri momenti in cui manifesta i suoi sentimenti di apprezzamento sincero nei suoi confronti fino ad arrivare a non riuscire a perdonarla per via delle relazioni passate.
Tutto questo cercando di non lasciar trasparire in superficie quello che prova, ma pensandoci e ripensandoci continuamente, rielaborando continuamente la cosa.
Fortissima componente del libro è rappresentata anche dal sentimento di cameratismo che lega i vari soldati, che vengono ben descritti e caratterizzati, senza lasciare al caso la personalità di ognuno di loro.
Questo libro è stato un enorme successo in Russia, vincendo una gran quantità di premi letterari, e l'autore è considerato come uno dei migliori scrittori russi attuali.
Sicuramente un'ottima lettura, un libro che scorre rapidamente e che è in grado di catturare l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina.
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