29/06/11

Notti e nebbie in una Milano fascista


"Notti e Nebbie" di Carlo Castellaneta racconta una storia incredibilmente realistica, che riesce a far respirare al lettore il clima di una Milano violenta, in balia della brutalità, dell'odio portato dalla guerra civile e dalla crudeltà di cinici personaggi che in nome della propria idea compiono le peggiori bassezze pur di raggiungere il loro scopo.
Una Milano martoriata dalle bombe: quelle che cadono dal cielo e quelle messe dai "terroristi".


Una Milano stretta dalla morsa della fame, in balia delle sofferenze della privazione, ormai disillusa e lontana dall'idea della vittoria finale che il regime aveva tanto promesso. Una città piegata dal peso delle sofferenze, delle ingiustizie e della violenza.
La trama è incentrata intorno ad un personaggio, Bruno Spada, che potrebbe rappresentare molti uomini di quegli anni, un funzionario della polizia politica fascista.
Uno di quegli uomini che si occupava di cercare, stanare, minacciare, torturare i partigiani,  per strappare loro informazioni. Per abbattere e stroncare questi uomini che cercavano di piegare ulteriormente un'Italia fascista giunta ormai al collasso.
Oltre ai nemici esterni, lo vediamo impegnato a combattere anche sul fronte interno. Il segugio fascista si deve occupare anche di coloro che s'apprestano ad abbandonare il regime, dando la caccia anche agli altri membri del partito stesso, dell'esercito e del governo che ormai agiscono solo per i propri interessi, lasciandosi corrompere e corrompendo per la propria salvezza. Un uomo integerrimo, ligio al proprio dovere sino all'ultimo e al proprio ideale, un fascista irriducibile pronto a compiere ogni efferato delitto. Sia con lo scopo di punire che con lo scopo di estorcere informazioni, qualsiasi cosa pur di dare un contributo alla causa. Ma è anche un uomo pieno di debolezze, di incertezze, in balia delle passioni carnali e degli intrecci amorosi che si dipanano abilmente lungo lo sviluppo della storia.
Lo stile è incalzante, a tratti letteralmente travolgente, che riesce a mantenere alto l'interesse e l'attenzione del lettore pagina dopo pagina, fino ad arrivare all'inevitabile epilogo.
Si tratta di un romanzo storico ben costruito, che riesce a mostrare con distacco e una buona dose di cinismo come un commissario fascista potesse agire e pensare durante gli ultimi spasmi del regime fascista.
Un libro da leggere.

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