30/06/11

La cruna dell'ago di Ken Follet


"La cruna dell'ago" è il secondo libro di Ken Follet che leggo, sinceramente devo dire che mi è piaciuto e ha fatto da apripista per altri romanzi di questo autore.
La storia è ambientata sullo sfondo di una Londra in piena seconda guerra mondiale, impegnata a resistere ai bombardamenti della Lutfwaffe e in preda alla paura di una possibile invasione da parte delle truppe tedesche (la mai avvenuta Unternehmen Seelöwe).

29/06/11

Notti e nebbie in una Milano fascista


"Notti e Nebbie" di Carlo Castellaneta racconta una storia incredibilmente realistica, che riesce a far respirare al lettore il clima di una Milano violenta, in balia della brutalità, dell'odio portato dalla guerra civile e dalla crudeltà di cinici personaggi che in nome della propria idea compiono le peggiori bassezze pur di raggiungere il loro scopo.
Una Milano martoriata dalle bombe: quelle che cadono dal cielo e quelle messe dai "terroristi".

28/06/11

Il cacciatore di aquiloni

La lettura de "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini mi è stata consigliata a più riprese, da diverse persone ed ogni volta indugiavo o avevo sempre altri libri da leggere.
Alla fine mi son deciso a leggerlo, complice un'influenza ed il libro stesso che mi guardava dallo scaffale.

La normalità del diventar nazisti


"Come si diventa nazisti" di William Sheridan Allen è un saggio storico illuminante sulla natura del nazismo, l'autore cerca di capire perché così tante persone comuni ne hanno abbracciato l'ideologia, arrivando ad accettare il destino inevitabile verso il quale si muoveva la nazione.
Si trattava di persone assolutamente normali, poiché la base del nazismo non era costituita da mostri disumani, ma da cittadini qualsiasi della Germania.
Cercare di identificare nel nazista unicamente un individuo deviato, estraneo dalla cerchia dei "normali", è un errore madornale, poiché il nazismo si è insinuato nel tessuto sociale attecchendo nella normalità e nella quotidianità.

27/06/11

Edward Bunker: libri dietro le sbarre


Edward Bunker è uno dei miei autori preferiti.
Si tratta di uno dei più grandi scrittori del genere crime e noire, che riesce a distinguersi dagli altri autori per il "semplice" fatto che lui la galera e la criminalità le ha vissute sulla propria pelle.
Racconta del crimine essendo stato lui stesso un criminale, e questo risulta essere un decisivo valore aggiunto a quello che lui scrive.
I suoi scritti risultano incisivi, coinvolgenti ed impregnati di realismo, proprio grazie alla sua esperienza di vita e ai suoi trascorsi.

26/06/11

Religion, un romanzo storico sull'assedio di Malta

Tempo fa ho letto questo bel romanzo storico, scritto da Tim Willocks, ambientato nel 1565 durante l'assedio di Malta da parte delle armate di Solimano il Magnifico.
Dovrebbe far parte di una trilogia, ma per il momento questo è l'unico volume uscito fin'ora.

25/06/11

Il rogo di Berlino: una bambina tra le macerie

Recentemente ho avuto modo di leggere "Il rogo di Berlino" dell'autrice tedesca, naturalizzata italiana, Helga Schneider.



Si tratta di un libro forte ed intenso, che raccoglie le memorie dell'autrice riguardanti gli anni trascorsi a Berlino ed in Germania, mentre infuriava la seconda guerra mondiale.
La forza del racconto non risiede nello stile utilizzato o nella forma, ma nei contenuti e nella grande capacità di evocare, nella mente del lettore, quello che lei ha vissuto in prima persona.
È un libro che fa riflettere, che fa pensare a quanto assurda sia la guerra, mostrandoci attraverso gli occhi di una bambina gli orrori di cui l'uomo è capace.
Mostra anche uno spaccato di vita, spesso trascurato, dei cittadini berlinesi e del lento avvicinarsi della guerra al cuore della Germania, che porta lentamente ed inesorabilmente a mutare le abitudini di vita, spingendoli sempre più a vivere sotto terra, in rifugi di fortuna ricavati nelle cantine o nella metropolitana, dove più persone si trovavano a condividere forzatamente quei tragici momenti.
La difficoltà nel reperire l'acqua ed il cibo, del dover convivere con la morte al proprio fianco, la paura del rimanere uccisi durante i bombardamenti, la paura della sconfitta legata soprattutto a quello che potrebbe essere fatto loro da parte dei vincitori.
Il tutto in una città dilaniata e violentata dalle bombe, dove anche la più normale delle azioni diventa pericolosa e mette in pericolo la propria incolumità.
Bambini che si sono visti strappar la loro infanzia in maniera brutale, segnati così profondamente dalla guerra tanto da non aver più la voglia di vivere.
La violenza dovuta all'istinto di sopravvivenza, che porta a far agire sia adulti che bambini come se fossero delle bestie e non più degli uomini.
Il libro ci parla di tutto questo, visto dagli occhi di una giovanissima Helga Schneider che si ritrova a vivere durante questi anni, passandone gran parte all'interno di una cantina divenuta rifugio, soffrendo i morsi della fame e dell'incertezza sul futuro.
Questa era una fanatica nazista, che abbandonò i suoi figli per arruolarsi come ausiliaria nelle SS, arrivando poi a ricoprire il ruolo di guardiana in campi di concentramento femminili (prima in quello di Ravensbrück e successivamente ad Auschwitz).
Figura particolare, che dopo decenni ancora non si era ravveduta ma addirittura arriva a chiedere alla figlia (che non vedeva dal momento dell'abbandono), di indossare l'uniforme nazista da lei portata durante la guerra.
La Schneider vive sulla sua pelle una delle esperienze più tragiche del secolo scorso, riuscendo con grande capacità evocativa a trasportar sulla carta quanto da lei vissuto.
Questo è un libro che bisogna leggere, per non dimenticare.

Qualche link utile:

I Ragazzi del Reich

Ogni tanto anche la televisione nostrana, probabilmente per errore, riesce a trasmettere qualcosa di buono.


È il caso di questo film, I ragazzi del Reich, mandato in onda l'altro giorno in seconda serata (sia mai trasmetterli ad orari decenti) su Rete 4.
Si tratta di un film tedesco del 2004, prodotto dal regista Dennis Gansel, che avevo già avuto modo di apprezzare per "L'Onda".
La vicenda si svolge nella Germania nazista del 1942, e vede come protagonista Friedrich, giovane e promettente pugile, che si vede aprire le porte di uno dei prestigiosi istituti elitari che avrebbero dovuto formare la futura classe dirigente del Reich.